Rivolgersi a un nutrizionista può essere un passo importante per migliorare la propria salute e il proprio benessere.
Ma quando potrebbe essere utile consultare un professionista della nutrizione? Di seguito esploreremo alcune situazioni comuni in cui un nutrizionista può fare la differenza.
Uno dei motivi più frequenti per cui ci si rivolge a un nutrizionista è per perdere peso in modo sano e duraturo. Le diete fai-da-te spesso non danno risultati a lungo termine e ottimali per la salute, mentre un piano alimentare personalizzato può aiutare a:
ridurre il grasso corporeo senza compromettere la massa muscolare (fondamentale per preservare il metabolismo);
acquisire nozioni e abitudini alimentari equilibrate e sostenibili nel tempo;
evitare carenze nutrizionali (comuni nelle diete restrittive).
Inoltre, un nutrizionista fornisce supporto e motivazione, guidandoti lungo il percorso di perdita di peso.
Ma un nutrizionista può essere importante anche in quelle situazioni, tutt'altro che rare, in cui non si riesce ad aumentare di peso: come il sovrappeso, anche il sottopeso può comportare dei rischi per la salute.
In questo caso, escluse eventuali cause mediche (malassorbimento, squilibri tiroidei, MICI...), il nutrizionista ti guiderà in un percorso volto all'ottimizzazione dell'alimentazione per evitare carenze e ottenere una composizione corporea congrua con uno stato di buona salute, beneficiandone anche in termini di energia e qualità della vita.
La ricomposizione corporea si riferisce alla possibilità di ridurre il grasso corporeo e aumentare la massa muscolare, senza necessariamente dover modificare il proprio peso. Infatti il tessuto muscolare, più denso del tessuto adiposo, a parità di peso occuperà meno volume del grasso, definendo la figura in modo differente.
Questo obiettivo potrebbe essere ricercato da chi segue un piano di allenamento specifico e, per ottimizzare i risultati, vuole lavorare sinergicamente anche tramite l'alimentazione.
Se soffri di intolleranze alimentari (intolleranza al lattosio, celiachia, sensibilità al glutine non celiaca) o allergie alimentari, un nutrizionista può aiutarti a identificare gli alimenti problematici e creare un piano alimentare equilibrato. Seguire una dieta corretta è fondamentale per evitare sintomi spiacevoli come gonfiore, problemi digestivi o reazioni allergiche.
Gli atleti, sia amatoriali che professionisti, si possono rivolgere a un nutrizionista per sostenere la loro attività tramite l'alimentazione. Un piano nutrizionale mirato può, ad esempio:
ottimizzare le prestazioni sportive;
ridurre i tempi di recupero e il rischio di infortuni;
migliorare la costruzione della massa muscolare (ipertrofia);
sostenere attività di resistenza e sforzi prolungati.
Un nutrizionista può adattare l'alimentazione in base al tipo di sport, all'intensità dell'allenamento e agli obiettivi specifici dell'atleta.
In soggetti che presentano condizioni come diabete, malattie cardiovascolari, obesità, tumori, malattie infiammatorie croniche intestinali (come morbo di Crohn e colite ulcerosa), osteoporosi, malattie su base autoimmune (MICI, celiachia, artrite reumatoide, lupus eritematoso sistemico, psoriasi, tiroiditi...), alterazioni ormonali (endometriosi, ovaio policistico, amenorrea, infertilità)... l'alimentazione può ricoprire un ruolo importante per il controllo dei sintomi ed un eventuale supporto alla terapia medica.
Ancora, in presenza di disturbi gastrointestinali come la sindrome dell'intestino irritabile (IBS), gastrite, reflusso gastroesofageo, gonfiore e distensione addominale, alterazioni dell'alvo (stipsi o diarrea), dispepsia, disbiosi intestinale...un nutrizionista può aiutare a individuare gli alimenti che aggravano i sintomi e improntare un percorso per ridurre la sintomatologia, migliorare la condizione e seguire un'alimentazione il più varia possibile.
Una corretta alimentazione è uno dei fattori più rilevanti in termini di prevenzione delle patologie croniche. In particolare, se hai una storia familiare di malattie cardiovascolari, diabete, ipertensione, ipercolesterolemia, obesità, sindrome metabolica, cancro...consultare un nutrizionista può aiutarti a prevenire l’insorgenza di queste condizioni.
Durante la gravidanza e l’allattamento il corpo va incontro a una serie di adattamenti fisiologici, e l'alimentazione è importante per sostenere la salute della futura mamma e del nascituro. Un nutrizionista può quindi aiutare a pianificare pasti equilibrati che soddisfino i bisogni nutritivi sia della madre che del bambino, e ad affrontare con serenità questi periodi.
Segui regimi alimentari quali una dieta vegana o vegetariana? Un nutrizionista può aiutarti a verificare se assumi tutti i nutrienti essenziali e correggere eventuali carenze tramite un piano alimentare vario ed equilibrato. Può suggerire alimenti fortificati o integratori, in accordo con il medico curante, se necessario.
Il rapporto con il cibo e con l'immagine corporea non è sempre semplice, e il momento del pasto potrebbe non essere vissuto con serenità. Un nutrizionista può aiutare a:
identificare abitudini alimentari disfunzionali e lavorare su strategie per sostituirle;
promuovere una visione equilibrata e positiva del cibo, senza colpevolizzazioni o eccessi;
improntare un percorso che supporti una relazione sana e sostenibile con l’alimentazione (se il caso, in collaborazione con altre figure professionali).
Rivolgersi a un nutrizionista è essenziale per imparare a nutrirsi in modo consapevole, riconoscendo i segnali di fame e sazietà e prendendo decisioni alimentari basate sul proprio benessere, fisico e mentale.
10. Educazione alimentare
Rivolgersi a un nutrizionista non serve solo a seguire una dieta temporanea, ma a imparare le basi di una corretta alimentazione che potranno essere applicate per tutta la vita. Un nutrizionista può aiutarti a:
conoscere i nutrienti (carboidrati, proteine, grassi, vitamine e minerali) e il loro ruolo nel corpo;
capire come leggere le etichette alimentari e effettuare scelte consapevoli durante la spesa;
imparare a gestire le porzioni in modo equilibrato, senza dover rinunciare agli alimenti preferiti;
pianificare i pasti creando delle alternative bilanciate che possano seguire esigenze e gusti personali;
sviluppare una consapevolezza alimentare che permetta di adattare la dieta a qualsiasi circostanza, che si tratti di pranzi fuori casa o occasioni speciali.
L'educazione alimentare è la chiave per promuovere uno stile di vita sano e bilanciato e vivere un rapporto sereno con il cibo.
Queste sono solo alcune delle situazioni in cui potrebbe essere utile rivolgersi a un nutrizionista... se la tua condizione specifica non dovesse rientrare tra quelle citate e dovessi avere dei dubbi, contattami: sarò felice di poterti dare delucidazioni!